Il 12 e il 13 giugno si vota per il referendum. Solo in un Paese governato dal proprietario dei più importanti mezzi di comunicazione, i telegiornali nazionali (compresi quelli delle reti pubbliche) e i quotidiani non informano adeguatamente i cittadini sui quesiti referendari e sull’importanza del voto. Si può capire che il governo non voglia ascoltare le ragioni dei cittadini sulle proprie scelte, perciò si può capire che non pubblicizzi il referendum però il giornalismo è altra cosa dal governo, un’informazione libera non dovrebbe avere interessi coincidenti con quelli di chi governa e dovrebbe informare e basta ma, viste le condizioni di asservimento al grande capo delle tv, possiamo capire, ma non giustificare, anche il silenzio stampa o gli errori (orrori) di stampa di questi giorni. Il referendum è il più importante strumento di democrazia diretta che abbiamo in Italia, è uno dei pochi momenti in cui il potere, quello vero, decisionale, sulle questioni che riguardano la nostra vita, è in mano al popolo, in mano ad ogni singolo cittadino, dai diciotto anni in su, senza distinzioni di sesso, di condizioni economiche, di religione, di appartenenza politica, di gambe lunghe, di addominali piatti, di tacco 12, accidenti, è la democrazia pura, è l’art. 1 della Costituzione che diventa concreto e reale. “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” ecco, il referendum è una di quelle forme, la più importante, e il popolo deve muovere i piedini e andare ad esercitarla quella benedetta sovranità, per decidere del proprio futuro, per far capire che quel potere sovrano lo merita e nessuno può decidere al suo posto. Per raggiungere l’obiettivo, e decidere del nostro presente e del futuro nostro e di chi verrà dopo di noi, è necessario che vadano a votare la metà più uno degli aventi diritto al voto, perciò facciamo in modo che tutte le persone che conosciamo, e non conosciamo, siano informate e vadano a votare!
Questi sono i quesiti:
Primo quesito (scheda rossa) Privatizzazione dell’acqua e servizi pubblici di rilevanza economica
Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
Si chiede l’abrogazione delle norme che attualmente prevedono l’obbligo di gara per affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori privati o a società miste dove il capitale privato non è inferiore al 40%.
Votando Sì chiediamo che la gestione del servizio rimanga pubblica.
Secondo quesito (scheda gialla) Profitti sull’acqua
Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito
Si propone l’abrogazione dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006, limitatamente a quella parte che dispone che la tariffa per il servizio idrico sia determinata tenendo conto dell’«adeguatezza della remunerazione del capitale investito». Ciò consentirebbe al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun miglioramento qualitativo del servizio. Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria si impedisce di fare profitti con l’acqua.
Votando Sì, si impedisce di fare profitti con l’acqua
Terzo quesito (scheda grigia) Nucleare
Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare
Il quesito propone l’abrogazione delle norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia nucleare.
Votando Sì, si dice no al nucleare.
Quarto quesito (scheda verde) Legittimo impedimento
Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale.
Votando Sì, diciamo no al legittimo impedimento e ricordiamo a tutti che i cittadini sono uguali davanti alla legge.
Per saperne di più:
http://www.criticamente.it/primo-piano/20568-referendum-del-12-e-13-giugno-ecco-perche-andare-a-votare-
http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_abrogativi_del_2011_in_Italia
http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/
http://www.fermiamoilnucleare.it/
Tag:acqua, attualità, democrazia, diritti civili, giustizia, italiani, legalità, legittimo impedimento, libertà, nucleare, politica, privatizzazione acqua, referendum 2011
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