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Il dolce tepore dell’anarchia.

4 Mar

metto la testa a posto e divento anarchicaIl papa si è dimesso, il trono di Pietro è momentaneamente libero, e che fanno gli italiani? Si disperano? Urlano? Piangono? No, gli italiani sorridono, sentono un brivido di libertà che li attraversa sottopelle, ringraziano il papa, si complimentano con lui, e vanno avanti come prima, meglio di prima.

Il governo attuale sta per andare in pensione, le elezioni non ci hanno detto bene chi dovrà sostituirlo, si preannuncia un periodo di vacanza (vacanza!!) forse chiameranno un supplente preso dagli elenchi di chi ha fatto il concorsone, o forse ci manderanno in gita, e noi che facciamo? Attraversati dal solito brivido sottopelle, con il ghigno degli scolari che preparano il rospo per il supplente, sorridiamo, incassiamo e andiamo avanti, come prima, meglio di prima.

In fondo, siamo solo degli anarchici?

Esercizi di democrazia.

10 Mag

Ebbene, cari amici che passate sul monte e, ogni tanto, come me, avete voglia di fare esercizi di democrazia, così, tanto per tenervi in forma, e ricordare come si fa, dalle mie parti la scorsa domenica abbiamo fatto una giornata intera di allenamento collettivo, una sorta di staffetta  democratica, stancante ma liberatoria. Fino all’ultimo, siamo rimasti col fiato sospeso, perché non sapevamo se il signor Pinco Pallino, necessario al raggiungimento del quorum, alla fine, avrebbe preferito la poltrona o il seggio ma, fortunatamente, ha deciso di partecipare alla staffetta e così, con il nostro circa 35% degli aventi diritto al voto, noi cittadini sardi, ai confini dell’impero, abbiamo deciso che:  le nuove, inutili, sprecone, province istituite nel 2001, sono abolite, cancellate, eliminate, tagliate, zac, via da qui, tutti a casa. Per quanto ho memoria, non avendo partecipato, per ragioni d’età, agli storici referendum su monarchia, aborto, divorzio e primo nucleare del 1986, questo è il secondo esercizio di democrazia diretta con gli effetti immediati più eclatanti e importanti al quale abbia partecipato: con la nostra volontà e con la nostra determinazione abbiamo modificato l’assetto istituzionale della Regione e credo che, al momento, nessuno di noi si renda perfettamente conto del grande risultato ottenuto, probabilmente perché proprio a livello istituzionale molti negano o sminuiscono il risultato. E, invece, nonostante l’amarezza per essere governati da personaggi impreparati al risultato ed incapaci di fronteggiare una modifica di tale portata (la Regione ha dato incarico a quattro legali per capire in quale modo agire, roba da matti) nonostante le stupidaggini sentite (“circa il 70% dei sardi non è andato a votare quindi hanno vinto le province”) nonostante tutto, il risultato non può che spronarci ad aumentare gli esercizi per diventare più forti di loro.

Meravigliosi italiani.

14 Giu

Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto!  Siamo stati bravi, questa è per tutti noi 🙂

 

Se la presa per i fondelli dei cittadini viene resa ufficiale.

26 Apr

Per il nostro (ahimè) Capo del Governo la volontà popolare conta solo quando il popolo mette la croce sul suo nome nella scheda elettorale non quando deve scegliere sul proprio futuro e sulla propria vita e, finalmente, con tutta la sfrontatezza e tutta l’arroganza che lo caratterizza, lo dichiara al mondo:

Dal sito dell’ANSA:

”Siamo assolutamente convinti che l’energia nucleare sia il futuro per tutto il mondo. L’energia nucleare e’ sempre la più sicura”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa seguita al vertice italo-francese a Villa Madama puntualizzando il senso della ”moratoria nucleare ” del governo. Quanto accaduto in Giappone ”ha spaventato gli italiani, come dimostrano anche i nostri sondaggi” e la decisione di una moratoria sul nucleare e’ stata presa anche per permettere all’opinione pubblica di ”tranquillizzarsi”: un referendum ora avrebbe portato ad uno stop per anni del nucleare in Italia, ha precisato il premier.

BERLUSCONI: ‘REFERENDUM LO AVREBBE BLOCCATO PER ANNI’ – ”Se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per anni”. E’ quanto ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi parlando della decisione della moratoria sul nucleare. Dopo la vicenda del Giappone, gli italiani si sono spaventati e ”abbiamo deciso” di aspettare ”uno o due anni perche’ si tranquillizzino”, attendendo cosi’ ”che ci sia un’opinione pubblica piu’ consapevole della necessita’ di tornare al nucleare”, ha aggiunto. Attraverso i sondaggi che noi abitualmente facciamo sull’opinione pubblica, abbiamo appreso che la tragedia di Fukushima in Giappone ”ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini”, ha spiegato Berlusconi. ”Se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire. Il governo quindi – ha sottolineato – responsabilmente ha ritenuto di introdurre questa moratoria sul nucleare per far si’ che si chiarisca la situazione giapponese e per far si’ che magari dopo un anno o due si possa ritornare ad avere un’opinione pubblica consapevole della necessita’ di tornare all’energia nucleare”. Berlusconi ha tra l’altro ricordato come l’Italia, con Enrico Fermi, sia stato il primo Paese al mondo a saper sfruttare l’energia nucleare ed ”era all’avanguardia nella realizzazione di centrali nucleari negli anni Settanta. Poi sappiamo cosa e’ accaduto: l’ecologismo di sinistra – ha accusato il premier – si e’ messo di traverso e l’Italia ha dovuto interrompere i lavori di centrali che erano quasi terminate. Da allora noi dobbiamo acquisire tutta l’energia che consumiamo all’estero e questo ci porta ad un costo che grava su tutta la nostra economia oltre che sulle famiglie italiane”.

Questa cosa, a casa mia, si chiama dittatura e gli italiani, prima o poi, come la storia che abbiamo celebrato ieri ci ricorda, si stancano dei dittatori.

No, le foto no!

4 Feb

Da qualche giorno circola una notizia inquietante: pare, si mormora, si vocifera che una (una?) delle discrete ospiti di palazzo Grazioli o villa Certosa o Arcore abbia scattato delle foto durante il bunga bunga party. Le persone sopravvissute alla visione delle foto raccontano di immagini raccapriccianti. Insomma, sembrerebbe che le foto in questione non ritraggano le signorine mentre guardano assorte un film francese d’essai con i sottotitoli in polacco, dopo aver consumato un leggero brodino di pollo. No. Niente coscette di pollo bollite in quelle foto ma cose che nemmeno Dario Argento penserebbe di mostrare. Addirittura, quel culetto flaccido. Ommammamia. Io ho guardato Profondo rosso con le dita della mano “a fessura” sugli occhi, sono impressionabile, non posso mettere le dita “a fessura” anche quando sfoglio il giornale o entro nella rete, per paura che sbuchi quella cosa. IO NON LE VOGLIO VEDERE QUELLE FOTO. Voglio che i giornalisti si occupino di cose serie e voglio che anche la politica, opposizione compresa, si occupi di cose più originali di una coscetta di pollo. Per favore, risparmiateci anche questo film. Horror.

Test psicologico: i “se” dello sgomento.

25 Gen

Se nel tuo Paese l’opposizione è fatta dai vescovi e questa cosa ti crea sgomento;

se, sempre nel tuo Paese, un politico condannato per aver favorito i mafiosi (cioè quegli onesti lavoratori che vivono prendendo una quota mensile dei guadagni altrui; vendendo droghe ai disperati; eliminando fisicamente gli antipatici; sciogliendo bambini nell’acido dopo averli rapiti, torturati e uccisi; sotterrando sotto pascoli erbosi veleni di ogni genere; e via elencando) diventa un povero agnello sacrificale e un esempio di dignità e anche questa cosa ti lascia sgomento;

se il tuo capo del governo ha un impero economico che comprende i giornali e le televisioni che ti danno le notizie e tu sei sgomento da molti anni;

se un partito dell’opposizione al governo di cui sopra, è felice solo quando annaspa, tramortito dalle guerre interne tra dirigenti e tu sei sgomento;

se per una donna fare carriera significa prostituirsi, con la benedizione di mamma e papà e questa cosa ti lascia sgomento perché, se sei donna, pensi di potercela fare anche senza un vecchio porco a pagamento e, se sei genitore, preferiresti che tua figlia non finisse tra le mani del suddetto vecchietto;

se il modo migliore per trovare un lavoro e garantirsi uno stipendio dignitoso è quello di andare a farsi impallinare in un Paese sperduto dell’Asia, che ha un nome vagamente somigliante ad Affanculistan e tu sei sgomento;

in tutti quei casi, caro lettore sgomento, rilassati, stai seduto, ti devo dare una notizia: tu, insieme a quelli sgomenti come te, appartieni ad un piccolo gruppo di sopravvissuti allo sterminio della razza italiana pensante, avvenuto anni fa, ad opera di un manipolo di conquistatori provenienti dal pianeta Xyz65. Alcuni di Loro sono rimasti tra noi ma sentono nostalgia di casa e, soprattutto, nel pianeta Xyz65 sentono la loro mancanza, perciò stanno organizzando un bus navetta per venire  riprenderseli, è solo questione di tempo, pazienta e mantieni il segreto e sii gnocca, così non ti notano.

Bersani, dì qualcosa!

13 Gen

Passano gli anni, le ideologie talvolta si evolvono, talvolta si realizzano, spesso evaporano lasciando al proprio posto solo una miriade di particelle nebulizzate che noi chiamiamo parole. Questo accade, nel migliore dei casi, quando muoiono le ideologie: rimangono almeno le parole legate a quelle idee, rimangono i concetti, i ragionamenti, e si tramandano. Nel caso della nostra “fu sinistra”, invece, insieme alle idee sono state sotterrate anche le parole, come si faceva con i faraoni e le cose a loro più care, e sono rimaste le frasi da bar, perché forse i rappresentanti della sinistra pensano che quelle siano le più comprensibili per il popolo, è solo così che mi spiego i discorsi di Bersani, segretario del PD, il Polpettone Democratico, che riunisce un po’ di “fu sinistra” e un po’ di “fu democrazia cristiana”. Proprio recentemente, l’on. Bersani ha fatto sfoggio dei suoi grandiosi successi scolastici, pubblicando i voti ottenuti nella sua carriera universitaria: ora, sappiamo che per essere dei grandi politici non serve certamente una laurea, ma nel caso del nostro “Onorevole 30 e lode”, si presume che abbia studiato tanto per ottenere quei voti e che abbia studiato a fondo il pensiero dei grandi filosofi, e si presume che abbia imparato anche a ragionare con la propria testa, e allora qualcuno mi sa spiegare perché, nel caso di Mirafiori, l’unico concetto che ha saputo esprimere, riguardo alla presa di posizione di Berlusconi a favore di un eventuale espatrio della Fiat, è stato “non va bene che il governo permetta di portare la roba fuori dall’Italia (pausa ad effetto) è una vergogna”? Che cos’è la roba? Cosa vuol dire portarla fuori? Perché non va bene? Il popolo ha bisogno di capire la situazione, ha bisogno di capire quali saranno le conseguenze per i lavoratori e per l’Italia, nel caso in cui al referendum di Mirafiori dovesse vincere il sì o il no; sempre il popolo vorrebbe sapere se è meglio votare sì o no all’accordo; il popolo vorrebbe sapere da che parte sta il PD, oltre che dalla parte delle proprie calde poltroncine. Ancora oggi, per la nostra “fu sinistra” vale il vecchio “D’Alema, dì una cosa di sinistra! Dì una cosa anche non di sinistra! Di civiltà! D’Alema, dì una cosa!”, “Bersani, dì qualcosa!”

A pensar male si fa peccato…

2 Gen

…ma a pensar col cervello, qualche volta, ci si azzecca. Allora, non è che io voglio per forza prendermela con i leghisti, non è che, poi, voglio fare la qualunquista e dire che sono tutti dei rincoglioniti (ops, l’ho scritto) non è niente di tutto ciò, anche perché sarebbe come sparare su un tendone della croce rossa piantato in mezzo al deserto afghano, in un giorno di sole. Non è quello. Il fatto è che certe notizie mi fanno pensare che ricevere per Natale un cervello nuovo di zecca sia una buona cosa ma toglierlo dal cellophane, leggere le istruzioni e metterlo in funzione sia una cosa ancor più bella, qualcuno deve dirlo anche ai giovani pargoli dei leghisti, che qualche giorno fa hanno fatto l’attentato alla sede della Lega di Gemonio: ragazzi, insieme alle biglie in metallo, alle pinze, alle spade e ai coltelli, da qualche parte, devono esserci le istruzioni per l’uso di quella cosa nuova che vi hanno regalato per il vostro natale, molti anni fa, quella cosa grigiolina chiamata cervello, ecco, bravi, leggetele con calma e ricordate che le parole sono quelle scritte in nero.

http://qn.quotidiano.net/primo_piano/2011/01/02/436454-ordigni_anti_carroccio_quattro_sospettati.shtml

http://www.giornalettismo.com/archives/107844/attentato-alla-lega-i-fermati-sono-figli-di-militanti-leghisti/

La profezia del certosino.

11 Dic

Il 14 dicembre si abbatterà sull’Italia la più grande e intelligente calamità naturale che gli storici del Paese abbiano mai documentato: senza alcun preavviso, la terra in una precisa località del territorio nazionale (la profezia parla di un’aula all’interno del Palazzo di Montecitorio, in piazza di Montecitorio n. 33 ) la terra si aprirà, ma non troppo, la profezia in questo è molto, molto precisa e contiene dettagli che non possono essere svelati completamente ma si sa che l’apertura avrà un diametro di circa 50 metri, inghiottirà tutti gli esserini che, alla data del 14 dicembre, si troveranno a sostare, a transitare, a sedere all’interno delle mura dell’aula, tutti, chi c’è, c’è, e chi s’è visto s’è visto, e li accompagnerà, più o meno pacatamente, fino al nucleo della terra. Nessun altro li accompagnerà nel loro lungo viaggio ma potranno comunque spedire della cartoline, ogni tanto, per far sapere come si sta laggiù, come procedono gli affari, gli acquisti, le vendite di cose e/o persone, per richiedere ulteriori dosi di colore per il ritocco ai capelli bianchi (perché anche al centro della terra bisogna stare in ordine) o ulteriori dosi di botulino o di chissà cos’altro, i tempi di consegna saranno quelli normali delle poste italiane, pacco ordinario. In superficie, gli italiani sconvolti da cotanta dipartita, troveranno comunque la forza di reagire, ricopriranno il Grande Buco e lasceranno lo spazio per il passaggio delle cartoline con le notizie e le richieste dei viaggiatori, e renderanno onore a coloro che hanno tanto faticato per la nazione, coloro che hanno chiuso per ferie il parlamento per riflettere serenamente sulle sorti del popolo e sui regali per amici e parenti, coloro che hanno messo mano al portafogli pur di acquistare parlamentari per il bene dei cittadini, coloro che hanno accettato le strenne natalizie per amor di patria e per pagarsi il mutuo, a loro verrà dedicato il più bel monumento che l’Italia abbia mai visto poi, i piccioni completeranno l’opera.

 

(‘immagine della Terra l’ho presa qui)

L’11 settembre del pettegolezzo.

29 Nov

Dunque, il ministro Frattini aveva definito le rivelazioni di Wikileaks “l’11 settembre della diplomazia”, ancora prima di sapere ufficialmente in cosa consistessero quelle bombe giornalistiche lanciate sui grattacieli del mondo diplomatico. Il giovane hacker-giornalista Assange ci ha messo del suo, nascondendosi come una spia russa in tempo di guerra fredda; gli americani, durante un forte attacco di egocentrismo, hanno avvisato il mondo intero che le notizie conservate da Wikileaks, riguardanti le opinioni dei diplomatici ‘mmericani sul resto del mondo, avrebbero avuto un effetto bomba che più bomba non si può. Ieri, qualche giornale europeo ha riportato le scottanti rivelazioni top secret divulgate da WL, l’unico pensiero intelligente che mi è venuto in mente è stato “boh”. Berlusconi  definito “incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno”, un leader ”fisicamente e politicamente debole” le cui ”frequenti lunghe nottate e l’inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza” e ancora Berlusconi “sembra essere il portavoce di Putin in Europa“. Boh. Ma c’era bisogno di un dossier segreto per sapere che il Primo Ministro italiano somiglia ad un qualsiasi arzillo ospite di una casa di riposo? Più che l’11 settembre della diplomazia, la trovata di Wikileaks sembra una bomba di pettegolezzi che però, diciamocelo onestamente, anche il nostro Eva3000 più morigerato potrebbe superare, quanto a deflagrazione. Gheddafi si fa il botulino e gira con un’infermiera ucraina bionda (un’ucraina bionda? Ma va? Chi l’avrebbe mai detto?) che pare sia la sua amante (no? Ma davverodavvero?) una delle tante. KimJong-Il è un vecchio flaccido (e chi l’avrebbe mai pensato vedendo le sue immagini da giovane palestrato?). Boh. Dunque, o la diplomazia degli Stati Uniti legge troppi giornali scandalistici (e allora, dico io, metteteli a lavorare seriamente) o gli americani hanno voglia di nascondere quello che stanno realmente tramando alle spalle del mondo e regalano notizie inutili alla stampa, o Berlusconi è veramente un vanitoso con l’inclinazione alle feste ma questa, per noi, poveri italiani devoti, è una scoperta troppo dura da accettare, Silvio no, non può essere così, non può. Potremo mai riprenderci da tutto ciò? Boh.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/11/28/visualizza_new.html_1676199734.html