Da tantissimi anni, qui sul monte, vive una tribù di galli e galline, hanno uno stile di vita piuttosto libero, alcuni mormorano “libertino”, praticano l’amore libero, ogni gallo ha il proprio harem e dimorano tutti insieme in una gigantesca comune, sono un po’ i figli dei fiori del monte. Però, io non li vedo molto “peace&love”, le galline, infatti, hanno un temperamento bellicoso, sono pronte battibeccare per nulla, hanno un tono di voce piuttosto alto e, pur appartenendo alla medesima specie volatile delle aquile e dei falchi, non hanno la loro stessa vivacità mentale, sono galline. Ammetto di avere qualche difficoltà a relazionarmi con loro però, se capita, una chiacchierata da panificio, la faccio volentieri, anche perché, tutto sommato, sono creature buone, bellicose ma buone. Qualche giorno fa, una gallina particolarmente loquace, si lamentava del fatto che i giovani galli sono, oramai, vittime di una società che non li sa coinvolgere, non si entusiasmano più, sono depressi e non vanno nemmeno in giro a cercar pollastre! Addirittura, uno dei galletti dell’ultima generazione, in piena crisi adolescenziale, ha iniziato a manifestare segni di ribellione nei confronti della sua grande famiglia, e se ne sta sempre in un cantuccio al buio, non fa bagni di terra e nemmeno di sole, dice di essere lì a “riflettere sul destino delle nostre piume”. Pensavo che la gallina esagerasse, però, proprio ieri, mentre sistemavo uno dei sentieri del monte squassato dal forte maestrale, ho trovato questa scritta:
Pranzo dell’amicizia con insalata di fiducia e pioggia.
30 OttQuella che sta finendo è stata una settimana piuttosto movimentata, diciamo pure che sono stata un’assente giustificata: la vita è meravigliosa ma a volte ci fa degli scherzi di cui faremmo volentieri a meno, forse per svegliarci, forse per mettere alla prova la nostra capacità di reazione e di resistenza, forse per farci capire come sono fatte le persone che ci circondano, forse non si sa. Comunque, dal momento che la scorsa domenica uno scherzetto mi ha impedito di cucinare per il pranzo dell’amicizia, questa volta mi dedicherò anima, cuore e zampe a preparare un’insalatona ricca, per recuperare le energie e conservarle per i prossimi giorni. La ricetta è semplice: bisogna aprire la mensola delle cose buone e prendere una fetta bella spessa di fiducia, tagliarla grossolanamente e metterla in un grande recipiente, mescolarla per benino insieme ai dadini di speranza che avete precedentemente tolto dalla dispensa delle cose indispensabili, e unirvi scaglie di ragione, filetti di lucidità, foglioline di pazienza. Infine, si aggiunge un filo di parole preparato dalle persone che ci vogliono bene e un pizzico di fortuna, si mescola ancora e si gusta a volontà. Buon appetito 😉
Carrellata di AMMMORE.
14 FebSe per San Valentino siete a corto di parole, vi propongo qualche idea. E non si dica che qui sul monte non si fa attività socialmente utile!
Un tentativo di haiku:
Voglio tornare
a specchiarmi
nei suoi occhi
Entrare dentro di lei
Una dichiarazione d’amore con richiesta preventiva di assoluzione:
Amore
Sei la
Persona +
Importante della
Mia vita e anche
Se sbaglio
Non lasciarmi
Solo
(con aggiunta di Love Potion)
Il segno del destino:
Il destino ha voluto ke le
Nostre vite s’incontrassero x
♥Stare uniti x
Per sempre!
Amore
Ti amo
Per chi ha un cuore molto generoso
Vi
Amo
E, infine, la frase ideale per chi ama tanto, troppo, ma proprio di bene:
In fondo a destra.
14 MagIn fondo a destra, in un locale pubblico, si sa, c’è sempre il bagno, luogo utile e ameno dove, talvolta, l’attività principale può essere accompagnata da letture altrettanto amene. In quelli che sto frequentando ultimamente, le letture in questione non mancano e, dal momento che sono una giraffa generosa, non posso fare a meno di rendervi partecipi di quello che leggono i miei occhi, quasi ogni mattina. Solo una piccola precisazione, i luoghi pubblici in questione sono frequentati da varia umanità, comprese persone “diversamente educate”, compresa gente per bene e compresa gente molto per male, non si tratta di supermercati ma di luoghi dove, in ogni caso, si baratta su tutto.
L’amore è…
14 Giu…beata incoerenza. Eh, già, perché io lo immagino l’autore della scritta in azzurro: da bambino sarà rientrato a casa, dopo cinque ore di convivenza forzata con le femmine della sua classe, e avrà confidato alla mamma “le femmine sono sceme” o, come successo al mio piccolo cugino qualche anno fa, sarà rientrato inorridito e avrà chiesto sempre alla mamma (femmina senza essere femmina) “Laura Mele mi ha chiesto di diventare il suo fidanzato, ma i fidanzati si baciano, vero? Che schifo, le femmine sono proprio sceme”, e poi da tredicenne che sente la tempesta ormonale arrivare, avrà guardato i suoi amici già travolti dalla tempesta ormonale e con gli occhi a forma di cuore e avrà detto “che idioti, diventare scemi per una scema”, e poi, senza neanche rendersene conto, si ritroverà in mano una bomboletta spray azzurra (solo perché il rosa era già finito) e scriverà una dedica alla scema non più scema ma diventata improvvisamente “pasticcino, trottolino amoroso, tettina”. Scema di turno che, naturalmente, sino al giorno prima diceva alle amiche “che schifo san Valentino, che schifo tutte quelle scemenze scritte sui muri, che deficienti i maschi”. Ah, adoro i ragazzini! E adoro quella beata incoerenza.
Silvio, stai calmo.
20 MagSuvvia, Silvio, non te la prendere così, sono solo delle stupide domande fatte da una stupida giornalista su una stupida sentenza, d’altra parte si tratta solo di una sentenza fatta da un giudice folle, nulla di più. Non ti preoccupare, agli italiani non interessa che il tuo avvocato sia stato condannato per aver corrotto dei giudici per conto tuo, d’altra parte è stato solo un gesto d’amore da parte di un tuo ammiratore, gli italiani questo lo capiscono, a loro non interessa che tu, il capo del Governo, l’anno scorso ti sia fatto preparare una legge piccola, piccola che sospende tutti i tuoi (e quelli del Presidente della Repubblica e del Senato) processi penali per ogni reato che potresti aver commesso in passato o che potresti commettere in futuro, anche il tuo ministro l’ha fatto solo per amore nei tuoi confronti, per farti lavorare in tranquillità, lo chiamano lodo Alfano, ma è solo un lodo d’amore. Non ti preoccupare, gli italiani ti amano perché, in fondo, chi di loro non vorrebbe un Parlamento che gli sospende i processi? L’ideale, sarebbe avere un Parlamento o tutt’al più un ministro per ogni cittadino ma pare non sia possibile e, allora, gli italiani si immedesimano nelle tue lotte per la libertà, contro i complotti della sinistra (sinistra che esiste solo nei tuoi pensieri, perché l’unico a protestare è Antonio Di Pietro, ex giudice folle) contro le folli leggi che regolano questo folle sistema democratico. E agli italiani non piace la democrazia, loro hanno bisogno di un padre padrone che li guidi verso un futuro radioso e sorridente. Silvio, stai calmo, un po’ di valeriana (la pianta, non la vicina di casa, eh..malandrino!) e passa tutto.
(non ti preoccupare, la scritta è stata fatta da uno scellerato sul muro decrepito di un palazzo di Cagliari, è solo la periferia dell’impero)
Il ragazzo si farà.
9 AprIl lieto evento è avvenuto qualche tempo fa, e ne avevamo già parlato qui sul monte, il piccolino l’hanno chiamato Regimino e, devo ammettere che sta crescendo bene, con una bella faccia da schiaffi, tutto suo padre. O meglio, i suoi padri. Per intenderci, Regimino è quel coso che hanno concepito e partorito i nostri politici negli ultimi anni. Quella nuova specie di Governo che riesce a cancellare i diritti dei cittadini con lo stesso sorriso bonario che ha un padre mentre ti massacra di botte e ti dice che lo fa per il tuo bene, solo per il tuo bene e di tuo fratello, di tua sorella, di tua mamma e di tutta la famiglia. Il padre, naturalmente, ti convince di aver ragione e di meritare ancora più botte. Allora, Regimino cresce bene e tra un ‘nghe ‘nghe e l’altro, infila una proposta di legge, sempre democratica, sempre nell’interesse dei cittadini. Una delle ultimissime è questa: le associazioni ambientaliste che proporranno ricorso al Tribunale amministrativo, per un sospetto abuso edilizio, potrebbero essere obbligate a pagare risarcimenti milionari, in caso di sospensione dei lavori di costruzione, se il ricorso venisse respinto. In pratica, per paura di vedere i propri fondi completamente prosciugati, le associazioni potrebbero rinunciare a denunciare qualsiasi abuso edilizio, un toccasana per l’edilizia, per il cemento, per i costruttori. La proposta, naturalmente, non prevede un obbligo di risarcimento in capo ad altri soggetti, ma solo per le associazioni ambientaliste, unico vero ostacolo allo sviluppo economico italiano, e non prevede nessuna responsabilità simile per i giudici che dispongono la sospensione dei lavori. Che possiamo fare se non applaudire l’ultimo vagito di Regimino? Vogliamo forse ricordare tutti i morti causati dall’inquinamento industriale, nonostante le denunce ed i processi farsa? Vogliamo ricordare quanto devono penare, e spendere, in questi casi, i cittadini per intraprendere azioni giudiziarie? Vogliamo ricordare Porto Marghera? Vogliamo ricordare le costruzioni sismiche fatte con i piedi e senza alcun controllo da parte delle Istituzioni? Vogliamo ricordare le scuole costruite con la pasta frolla? O preferiamo ricordare progetti di ville in zone archeologiche, per i quali i tribunali dicono che tutto va bene? No, non ricordiamo ma continuiamo ad allevare Resistenzina, che sta crescendo bene pure lei.
(lo so che la scritta non c’entra niente ma mi piaceva..)
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