Ode all’impiegata dell’INPS
Suprema Signora, Divina Matrona,
Per quali vie sei giunta al Sacro trespolo?
per quali valli hai vagato solinga?
Sol tu conosci la risposta ma,
misteriosa, celi il tuo segreto
sotto coltri di adipe informe.
O Immensa, o Tanta,
mai beltà ti riconobbe,
mai dolcezza ti sfiorò
Eppur sì tonta,
per i sempiterni corridoi inpsiani
tu erri
creando sdegno e ilarità
per così immensa stupidità.
O Tanta, o Tonta,
ritorna a casa,
fatti più in là
e lascia il posto a Qui Quo Qua.
Ma cosa ti ha combinato la matrona per trattarla a pesci in faccia?
Ciao. 🙂
Le ho solo restituito, soavemente, uno dei tanti pesci che mi ha lanciato in faccia 😀