Wangari Maathai era una persona straordinaria, nel vero senso della parola, una di quelle persone di cui si butta via lo stampo appena vengono al mondo e che al mondo regalano generosamente il proprio cuore e le proprie energie. Era bella dentro e fuori, con il suo sorriso solare e i suoi abiti sgargianti che, solo a vederli, mettevano subito il buonumore. Nel 2004 riceve il Nobel per la pace, per aver contribuito alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace, grazie al suo impegno contro la deforestazione e alla lotta per i diritti civili e in particolare delle donne. E che impegno: con l’associazione no profit da lei fondata nel ’77, Green Belt Movement, è riuscita a piantare trenta milioni di alberi nel continente africano, ma la sua vita, finita due giorni fa, è stata così ricca da non poter essere riassunta in poche parole (sotto trovate diversi siti che ne parlano).
Forse la favola che lei stessa racconta nel video, fa capire chi era Wangari Maathai, un piccolo, grande colibrì:
È la storia di un colibrì e di un’immensa foresta divorata dal fuoco. Tutti gli animali escono dalla foresta e rimangono paralizzati, mentre guardano la foresta bruciare e sentono di essere impacciati, impotenti, tranne un piccolo colibrì. Lui dice “devo fare qualcosa per questo fuoco” e così vola fino al torrente più vicino prende un po’ d’acqua e la butta sul fuoco, e va su e giù, su e giù più veloce che può. Nel frattempo, tutti gli altri animali, alcuni di loro molto grossi, come gli elefanti, con una grande proboscide, che potrebbero portare molta più acqua, stanno lì, impotenti, inermi, e dicono al colibrì: ma cosa pensi di fare? Sei troppo piccolo! Questo incendio è troppo grande, le tue ali sono piccole, il tuo becco è così piccolo, puoi portare solo un po’ d’ acqua alla volta. Ma mentre loro continuano a scoraggiarlo, lui torna da loro, senza perdere tempo, e dice: “io faccio del mio meglio e questo, secondo me, è quello che ognuno di noi dovrebbe fare”. Tutti noi dovremmo sempre fare come il colibrì. Io posso sentirmi insignificante, ma di sicuro non voglio essere come gli altri animali della foresta, che guardano mentre il pianeta va in fumo. Io sarò un colibrì e farò del mio meglio.
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