In response to The Daily Post’s weekly photo challenge: “Inspiration.”
The rising sun is my inspiration. It reminds me we are all meant to shine, as someone said 😉
Rising sun.
1 AgoSfide.
4 Mag“Sfidare – 1. invitare a misurarsi in una gara sportiva o in una prova di altro genere [+ a]: sfidare a biliardo, a scacchi | invitare a battersi con le armi: sfidare a duello. 2. affrontare qualcuno in un confronto, una gara, una competizione: l’atleta sfiderà il campione del mondo alle olimpiadi | affrontare con audacia una forza avversa, un pericolo: sfidare il mare in tempesta; sfidare la morte |sfidare i secoli, si dice di opera che sopravvive alle ingiurie del tempo o che per il suo valore resta sempre viva nel tempo. 3. invitare qualcuno a fare qualcosa che si pensa sia impossibile [+ a]: vi sfido a dimostrarmi il contrario |sfido!, sfido io!, sfido che…!, (fam.) per sottolineare che una cosa è ovvia, inevitabile, e non poteva andare diversamente: sfido io che ti hanno bocciato! 4. (ant.) scoraggiare, far perdere la fiducia”.
Mai come in questi giorni, per me un po’ complicati per vari motivi, la parola “sfida” circola nel mio cervello. E mi preparo quindi alla battaglia, perché so che quando qualcosa per me diventa una sfida, allora la mia testa sarà completamente concentrata a trovare la strategia giusta per vincerla e non si arrenderà fino a quando non l’avrà trovata. E mai come in questi giorni, mi sono resa conto di quanto la mia mente, il mio spirito, le mie cellule abbiano bisogno di sfide per andare avanti, come un nutrimento, non importa quanto grande sia la sfida. Per esempio mi è capitato di leggere per sfida uno dei miei libri preferiti (Cent’anni di solitudine) e per lo stesso motivo di imparare ad usare certi software che per me somigliavano a rompicapo (e lo sono ancora ma almeno li gestisco in qualche modo) o di superare esami abbastanza difficili. Ciò che importa è la sensazione che la sfida mi dà: mi sveglia, mi responsabilizza, mi sprona, mi spinge all’azione, mi rende lucida, mi fa sentire viva. Nonostante conosca benissimo i rischi e le conseguenze, non sempre positive, dello sfidare me stessa e anche di una possibile vittoria. Non sempre, infatti, la sfida vinta, pure molto difficile, gratifica, o perlomeno la gratificazione e la soddisfazione per avercela fatta, a volte, svaniscono velocemente, come gli effetti di una droga, immagino, o come gli effetti della cioccolata (e questo non lo immagino, lo so per certo). Capita quando la sfida è fine a sé stessa, quando non si fonda sul desiderio di realizzarsi, quando non è il modo per raggiungere un obiettivo realmente sentito, ma è soltanto pura sfida, nei confronti di sé stessi, un modo per mettere alla prova le proprie capacità ma, una volta superata la prova, rimane solo un vuoto da colmare, con una nuova sfida. Stavolta sarà una di quelle buone? Non so, ma accetto la sfida.
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