I bambini hanno una tempra più forte di quanto si pensi. Loro resistono, resistono a quasi tutto, alle assenze, alle distrazioni, all’infelicità altrui. Magari crescendo, e diventando reperti storici in carne e ossa, si porteranno dietro un po’ di malinconia, e continueranno a resistere. Forse.
Non lo so, credo che resistano perché non possono fare altro nel bene e nel male.
E l”adulto li deve rispettare e difendere, sempre.
Concordo, non possono fare altro.. i bambini si adeguano a quello che gli sta intorno, chi più chi meno, credo, e si rendono conto di essere delle specie di “sopravvissuti” soltanto quando sono adulti.
O si faranno venti anni di analisi. Dire che resistono sempre e comunque, delegittima chi deve proteggerli.
E nemmeno gli anni di analisi serviranno ad eliminare completamente certe anomalie nate nell’infanzia, credo. Probabilmente è delegittimante, ma la mia, forse, è solo una considerazione che riguarda la bimbetta della foto, quindi molto personale. E autoconsolatoria.
La dotazione naturale è forte, in certi bambini più in altri meno, ma le tracce delle difficoltà restano per sempre, anche in chi ha la fortuna di compiere poi un cammino di emancipazione e di ritrovare da adulto, in maniera diversa, quello che l’infanzia gli ha tolto.
Un salutone quasi primaverile.
Rimangono e rallentano anche il cammino di emancipazione. Si “resiste” nel senso che si prova a non perdere l’autonomia di pensiero, e la ragione. Un saluto con la speranza della primavera.