Davanti ar Crocifisso d’una Chiesa
una Candela accesa
se strugge da l’amore e da la fede.
Je dà tutta la luce,
tutto quanto er calore che possiede,
senza abbadà se er foco
la logra e la riduce a poco a poco.
Chi nun arde nun vive. Com’è bella
la fiamma d’un amore che consuma,
purchè la fede resti sempre quella!
Io guardo e penso. Trema la fiammella,
la cera cola e lo stoppino fuma…
Trilussa
(l’immagine della candela è presa dalla rete)
L’immediatezza popolare dei versi di Trilussa fa sempre bene al cuore e alla mente.
Chissà perché nel leggerla mi è venuto da pensare a Roberto Benigni, sempre più adagiato in un conformismo da benpensante strapagato con soldi pubblici: il potente ardore della sua giovanile fiammella è stato evidentemente soffocato dal benessere e dal potere del successo comodo.
Un salutone, nell’attesa di recuperare (con la dovuta attenzione) le ultime e numerose puntate della bella storia di una Giraffa di nostra conoscenza!
Altra pasta, altra arte.. Benigni ormai da anni (parecchi anni) si è specializzato nell’arte di alimentare il proprio conto in banca. O forse lo è sempre stato e prima eravamo solo troppo ingenui per vederlo. Bentornato, caro Franz 🙂 e pure io devo recuperare qualche avventura della Cavallona!