…la vieti! Prendo ispirazione dal messaggio a pagamento pubblicato oggi a pagina 42 del Corriere della Sera, dal Comitato Naturale Caccia e Natura (lo slogan è ovviamente diverso: “La caccia, se la conosci…la rispetti!”) per complimentarmi con il Sindaco di Calasetta Antonio Vigo che, conoscendo la caccia, ed essendo consapevole dei pericoli legati alla presenza di persone armate di fucile tra le abitazioni, in seguito alle numerose segnalazioni dei cittadini minacciati da uomini esaltati e armati, ha vietato la caccia nelle campagne del suo paese, con un’ordinanza che ha fatto infuriare i cacciatori della zona. Sicuramente, è una decisione che farà discutere e può essere un buon inizio per liberarci della caccia, o almeno per limitarne la pratica scriteriata. Durante la stagione venatoria 2010-2011, oltre alla strage di animali, sono morte 35 persone (34 cacciatori e 1 non cacciatore) 74 persone sono rimaste ferite, tra queste 13 erano persone comuni: non è proprio normale che uno “sport” abbia queste conseguenze, è ora di abolirlo.
la caccia oggi in Italia non ha più ragione di esistere.
Considera che se entri nel fondo altrui è “violazione di domicilio” (o qualcosa del genere, con le norme del codice penale non vado granché d’accordo..), salvo che tu non sia armato con un fucile da caccia…
a quel punto è “esercizio di un diritto”… mah?!
Infatti è assurdo mantenere ancora una norma che permette di entrare in un terreno privato solo perchè si è cacciatori (la L.A.C., la Lega per l’abolizione della caccia, si batte da anni per abolire il famigerato art. 842 del codice civile) sopratutto se pensi che non esiste un “diritto” di caccia! E queste persone, proprio nel comunicato pubblicato sul Corriere, dicono che gli italiani sono favorevoli alla caccia, ma quando mai? E poi, ti immagini discutere con uno che ti punta il fucile in faccia?!