“La Sardegna è un’altra cosa: incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa“. Lo scriveva D.H. Lawrence, nel suo Mare e Sardegna, racconto del viaggio fatto nell’Isola insieme alla moglie (se non l’avete ancora fatto, vi consiglio di leggerlo, è breve, don’t worry). Erano gli inizi del ventesimo secolo e tutto, da queste parti, sembrava non finito o non definitivo. Sono passati parecchi anni ma, per alcuni aspetti, da queste parti il “non finito” è ancora di moda, forse fa parte del nostro dna. Però, bisogna ammettere che, qualche volta il non finito viene condito con una buona dose di fantasia e, in tempi di raccolta differenziata e di riciclo anche dell’impossibile, possiamo definirci decisamente esperti in materia: branda per letto matrimoniale e branda per letto singolo et voilà, il terreno è bello e chiuso. A questo punto, mi chiedo se il cancello verrà invece usato per accogliere il pargolo o la coppia di sposi.
Sono proprio queste le cose che ci differenziano dalle altre regioni. Ma quando mai cancelli e lucchetti!? Vecchie reti e possibilmente recinzioni arrugginite!
Custa è sa Sardinia!
Pesa, orsù, vecchie reti..semmai reti vintage! Sa Sardinia a sa moda 😀
…e ti dirò che anche l’impatto visivo non è dei peggiori. 8)
Forse superebbe il vaglio degli ambientalisti più duri e puri, quelli che contestano i generatori eolici.
Franz, diciamoci la verità: è osceno ma creativo 😀