Da quel che ho letto sui giornali, a me Silvano Lancini sembra, soprattutto, una brava persona che ha voluto dare inizio ad un “circolo virtuoso”, nulla di più ma anche nulla di meno. E chi diavolo sarà mai ‘sto Lancini? È l’uomo che ha saldato il debito (diecimila euro) dei genitori di Adro che non avevano pagato la mensa scolastica, debito che aveva lasciato i bambini a pane e acqua. Per carità, pane e acqua sono meglio di niente ma, in questo caso, sono anche l’esempio di quanto sia in crisi il nostro Stato sociale, di quanto si stia allontanando dal principio della solidarietà e dal progresso. Il motto del sindaco di Adro è il famoso “chi paga mangia” ed è senz’altro giusto ma, accidenti, il Comune non è mica gestore di un ristorante e ci dovrà pur essere un modo per garantire ai bambini che non hanno tanta disponibilità economica di andare a scuola e nutrirsi regolarmente, e quel modo dovrà pure essere trovato o inventato da un amministratore della cosa pubblica e del bene di tutta la collettività. Silvano Lancini non è né un santo né un eroe, secondo me, è solo una persona che ha voluto indicare una strada diversa per la convivenza civile, una strada sicuramente non nuova (dal momento che anche la nostra Costituzione parla di “doveri inderogabili di solidarietà”) e, ormai, quasi dimenticata ma lui spiega molto meglio di me il motivo del suo gesto, nella lettera che ha inviato alla responsabile della mensa, vi riporto uno stralcio «Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi, ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film “L’albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità, inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica. Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell’Ucraina. Ma dove sono i miei compaesani, ma come è possibile che non capiscano quello che sta avvenendo? Che non vi vengano a portare considerazioni «miserevoli».
Vorrei sentire i miei preti «urlare», scuotere l’animo della gente, dirci bene quali sono i valori, perché altrimenti penso che sono anche loro dentro il «commercio».
Ma dov’è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare «partito dell’amore». Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l’Italia.
I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. L’età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone alla casa di riposo. Ma quel giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi? E se non ce lo volessero più cambiare? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso.
Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa. Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del «grande fratello».
Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo certo i problemi di quelle famiglie. Mi basta sapere che per i miei amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini sia chiaro che io non ci sto e non sono solo».
Per saperne di più:
P.S. Grazie al signor Lancini.
La cosa più triste di tutta la vicenda è la successiva manifestazione di sostegno alle posizioni del sindaco e le critiche verso Lancini da parte di 200 abitanti del paese.
Le reazioni locali sono la misura di quanto in profondità si possa essere infettati dal germe della più becera e gretta stupidità.
Escludo che i concetti espressi da Silvano Lancini e il senso profondo del suo gesto fossero travisabili.
Semplicemente, le persone che hanno “spontaneamente” manifestato il loro sdegno hanno rifiutato un messaggio che moralmente li inchiodava e identificava per quello che sono diventate: meschine, chiuse nel loro particolare, indisponibili verso quel minimo dovere di umanità e di solidarietà che richiede di proteggere i bambini da un’umiliazione gratuita perché legata a problemi degli adulti.
Sarò antiquato, ma mi dispiace anche che il nome del benefattore sia divenuto di pubblico dominio contro la sua volontà.
Per me vale ancora l’evangelico “non sappia la tua mano destra cosa fa la sinistra”
Quello stato sociale che ci ha sostenuti fin qui, quella solidarietà che era una stretta di mano fra lavoratori, quella unità tra i sindacati che è andata persa, sono valori che la Lega ci ha portato via.
Per questo, anche un gesto di umanità e di carità, viene letto dalla gente, come una cosa inopportuna.
Addirittura si contesta la generosità gratuita, si preferisce l’arroganza del ricco, contro la debolezza del povero.
Cara Giraffa, viene facile ad alcuni fare i duri contro i deboli. Si è iniziato con le impronte ai bimbi rom, ed è tutta una caduta in basso.
Ciao, un saluto carissimo.
fra le tante, grande è la vergogna di questo Paese rappresentata dalle migliaia di puri stronzi che dimenticano quanto i bellunesi, i bergamaschi, quelli della Val Brembana, i rodigini siano emigrati in tutto il mondo. I gelatai in Germania erano solo friulani, i muratori in Svizzera erano valtellinesi, in Francia erano piemontesi. Dalle province lombardo-venete emigravano in tutto il mondo per la fame. Oggi i loro nipoti sono così egoisti, ottusi e stronzi? Uno, dieci, cento, mille Silvano Lancini, bravo 😉
P.S. e i “nordisti” non sono certo tutti come gli amministratori di Adro. Tolti quelli che non vanno a votare e chi vota per gli altri movimenti politici, leghisti e alleati imbecilli sono tuttora una minoranza.
Definirei l’azione del signor Silvano Lancini una autentica testimonianza Cristiana che non pretende di risolvere subito in maniera esaustiva tutti i problemi del prossimo, ma inizia
a cercare una soluzione per quelli per cui è possibile; indicando
perciò una via e ponendo un segno. Vorrei ricordare il versetto
18,5 del Vangelo di Matteo che dice: “E CHI ACCOGLIE ANCHE
UNO SOLO DI QUESTI BAMBINI IN NOME MIO ACCOGLIE ME ”
E il signor Silvano ha dato segni concreti di accoglienza a ben più di uno ! Hai voglia a far la crociata per il Crocefisso, a proporti come novello DEFENSOR FIDEI, a propugnare la difesa delle radici Cristiane per cui ” non possiamo che definirci cristiani “, quando poi Cristo bada solo ai frutti e solo a quelli !
DIO benedica il signor Silvano, Gli sia propizio e Lo ricompensi
lautamente per il bene fatto !!!
* Lucien, è triste e pure fastidioso vedere amministratori che usano il malessere delle persone per acquistare popolarità invece di risolvere i loro problemi e aiutarli a ragionare.
* Copy, sono d’accordo con te riguardo alla discrezione e all’anonimato in casi del genere. Da quello che mi è sembrato di capire dalla sua intervista, lui ha voluto fare chiarezza sulle maldicenze e falsità dette nei suoi confronti, purtroppo tante. Peccato che la gente non abbia colto il suo messaggio.
* Speradisole, a me sembra che la solidarietà se la siano dimenticata un pochino anche i sindacati e la sinistra ma, di sicuro, nessuno ha alimentato così tanto l’odio nei confronti dei deboli, i legaioli, come li chiami tu, hanno il primato nazionale. Un caro saluto anche a te
* No Blogger, peccato che la gente abbia la memoria così corta..
* Gianfranco, il gesto del signor Lancini è un esempio di carità cristiana, di senso civico, di umanità e spontaneità. Tutti gli altri usano crocefissi o bruciano bandiere, a seconda della convenienza del momento, e a molta gente, a quanto pare, va bene così!
Dio ti benedica sig.Silvano!!!